Indice

  1. Cos’è
  2. Tipi di riabilitazione
  3. Quando si ricorre alla riabilitazione
  4. Effetti
  5. Dove si effettua

Cos’è la riabilitazione

La riabilitazione si definisce come l’insieme di trattamenti per permettere il recupero delle capacità fisiche e dell’attività motoria, in modo da permettere a una persona di tornare a vivere la propria quotidianità nella maniera più normale possibile, ovvero a reinserirsi nel lavoro, nella famiglia e nella società.

Il trattamento riabilitativo è in genere consigliato dopo un incidente, un trauma o una lesione che ha compromesso alcune capacità motorie o funzionalità; esso, inoltre, ha diverse modalità di applicazione, in funzione del tipo e della gravità della patologia.

riabilitazione spalla

Tipi di riabilitazione

La fisiatria, che è la branca della medicina che si occupa di studiare i diversi tipi di riabilitazione, riconosce questi come i principali:

  •  Chinesiterapia: per definizione la chinesiterapia è “la terapia attraverso il movimento”, e si propone quindi di curare la patologia mediante i movimenti. Eseguita principalmente da fisioterapisti e chinesiologi, è un tipo di riabilitazione fisica manuale ed individuale, e ha l’obiettivo di sciogliere i tessuti muscolari irrigiditi, che compromettono la mobilità fisiologica articolare. Questo tipo di terapia è associata alla riabilitazione posturale e alla massoterapia.
  •  Riabilitazione in acqua: questo tipo di riabilitazione sta avendo grande successo e attualmente viene molto di frequente utilizzato come terapia sia pre che post chirurgica. Il beneficio di svolgere il movimento mentre si è in acqua è dovuto alla diminuzione della forza di gravità, che permette movimenti più delicati e meno stressanti. In aggiunta, l’acqua offrendo una resistenza più graduale e una conseguente maggiore uniformità della tensione muscolare, consente ai muscoli di abituarsi gradualmente al movimento. Questo tipo di terapia non richiede doti da nuotatore esperto: tutti gli esercizi si svolgono in vasche poco profonde.
  •  Riabilitazione funzionale: questa riabilitazione ha un obiettivo ben chiaro, ed è quello di identificare e risolvere le alterazioni di movimento attraverso l’aggiustamento delle disfunzioni del sistema muscolo-scheletrico. Si chiama funzionale perché cerca di attivare la funzionalità delle strutture muscolari che servono a stabilizzare la colonna vertebrale ogni volta che si eseguono movimenti. E la stabilizzazione serve soprattutto a non stressare le articolazioni e di evitare così: degenerazioni discali, artrosi, osteofiti e altre lesioni sulle strutture articolari. In questo tipo di riabilitazione si utilizzano la stimolazione cutanea, o i riflessi di locomozione, ma anche esercizi funzionali che evocano le posizioni assunte dai bambini durante il primo anno di vita.
  •  Riabilitazione posturale: è indicata per prevenire e curare anzitutto il mal di schiena. Lo specialista utilizzerà esercizi motori personalizzati per aiutare il paziente ad avere una consapevolezza maggiore del proprio corpo e per prendere coscienza delle posture che gli arti superiori e inferiori assumono nello spazio.
  •  Riabilitazione neurologica: l’obiettivo principale è che le persone con disabilità risultanti da lesioni del sistema nervoso possano essere sempre più indipendenti e autonome. Per raggiungere questo scopo, il paziente segue un percorso riabilitativo multidisciplinare e comprensivo che tende a migliorare le funzioni, diminuire i sintomi e potenziare il senso di benessere del paziente e dei suoi familiari. Questo tipo di riabilitazione è indicata soprattutto per pazienti che hanno avuto o hanno mielolesioni, lesioni nel cervello, esiti di ictus, Parkinson, sclerosi multipla e postumi di poliomielite.
  •  Riabilitazione pavimento pelvico: in questo caso il trattamento fisioterapico si occupa della rieducazione dei muscoli pelvici, attraverso una serie di esercizi che aiutano a prendere consapevolezza di questa parte anatomica, per migliorarne il tono, chiamati “esercizi di Kegel”. La riabilitazione consiste nel prendere consapevolezza con contrazione e rilassamento muscolare del pavimento pelvico; a questo scopo può anche essere molto utile la terapia TENS o con biofeedback.

Quando si ricorre alla riabilitazione

Si dovrebbe eseguire una visita fisiatrica quando si soffre di una disabilità o di una malattia causata da differenti affezioni patologiche o da stati doloranti tali da essere da impedimento ad una vita attiva. Se infatti la quotidianità è minata dalle ridotte funzioni motorie, ne consegue un peggioramento anche di quelle cognitive, emotive e relazionali.

Il fisiatra, medico specialista in medicina fisica e riabilitativa, è il garante del processo di guarigione e dopo la corretta diagnosi deve elaborare un progetto riabilitativo individuale (con obiettivi chiari a breve, medio e lungo termine) e anche il programma riabilitativo in accordo con le necessità di ogni paziente e con l’auspicabile cooperazione di altre figure professionali.

Effetti

Dopo aver fatto una corretta terapia riabilitativa, i risultati visibili a livello fisico dovrebbero essere quelli di:

  • avere muscoli più forti e resistenti in modo da poter muovere liberamente le articolazioni e le parti del corpo interessate;
  • sentire meno dolore e aver ridotto l’infiammazione;
  • raggiungere un’ottimale rilassamento dei tessuti;
  • ottenere una vascolarizzazione incrementata;
  • beneficiare di un miglioramento della condizione fisica generale;

Come detto precedentemente, però, i risultati variano a seconda del tipo di riabilitazione e allora sarebbe prudente sostenere che, in termini generali, un buon percorso riabilitativo consente alle persone di poter cominciare o riprendere a svolgere tranquillamente le attività quotidiane, sia a livello fisico che di interazione con gli altri.

Dove si effettua

Il percorso di riabilitazione può effettuarsi in maniera individuale con un fisiatra, negli ospedali ambulatori, o anche nei centri di riabilitazione o fisioterapici, dove operano figure professionali quali psicologi, terapisti occupazionali, educatori, medici generici, pediatri e infermieri, che supportano il paziente nella guarigione a livello fisico e psichico.