INDICE

  1. Introduzione
  2. Cos’è la Tecarterapia?
  3. Come Funziona
  4. A Cosa Serve
  5. Caratteristiche di una Seduta
  6. Effetti Collaterali
  7. Controindicazioni
  8. Risultati

Introduzione

La Tecarterapia, nota anche come Tecar, è un trattamento elettromedicale, che permette un più veloce recupero da traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico.

Diffusa soprattutto in ambito fisioterapico, la Tecar prevede l’utilizzo di un dispositivo molto particolare, basato sul principio fisico del condensatore e capace di generare calore all’interno dell’area anatomica bisognosa di cure.

Cos’è la Tecarterapia?

La Tecarterapia, nota anche come Tecar o Trasferimento Energetico Capacitivo-Resistivo, è un tipo di trattamento elettromedicale, che trova particolare impiego nella cura di traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico.
Diffusa soprattutto in ambito fisioterapico, la Tecarterapia consiste in un massaggio particolare, praticato tramite uno strumento capace di ridurre il dolore e accelerare la naturale riparazione dei tessuti, laddove ovviamente ci sia un danno.
Il tutto si traduce in un accorciamento tangibile dei tempi di guarigione.

Come Funziona la Tecarterapia?

La Tecarterapia è una forma di termoterapia endogena:

La parola “termoterapia” significa “terapia basata sul calore“. L’impiego del calore con finalità terapeutiche, soprattutto in presenza di affezioni dolorose muscolari e articolari, è diffuso da diversi decenni. Alcune termoterapie che hanno preceduto la Tecar e che sono in uso ancora oggi sono: l’infrarosso, gli ultrasuoni e il laser (laserterapia).

Il termine “endogena” si riferisce al fatto che lo strumento per la Tecar induce la produzione di calore a partire dall’interno del corpo (calore endogeno).
L’infrarosso, gli ultrasuoni e il laser, invece, prevedono l’utilizzo di apparecchiature che emettono loro stesse calore. Ciò vuol dire che il calore è esogeno, cioè proviene da una fonte esterna al corpo.

La particolarità del funzionamento della Tecarterapia è che lo strumento in uso stimola la produzione di calore (che è una forma di energia) da parte del soggetto in cura.
In altre parole, induce il corpo del paziente a collaborare in modo attivo, per il raggiungimento più veloce della guarigione.

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TECAR

Tecarterapia: Come Funziona e come si Usa la Strumentazione

Lo strumento per la Tecarterapia sfrutta il principio fisico del condensatore (o circuito RC o circuito Resistenza-Condensatore).
Il principio fisico del condensatore comprende 4 elementi:

Le due cosiddette armature del condensatore, che sono due piastre poste una di fronte all’altra;

Il materiale isolante, interposto tra le due armature;

Il generatore elettrico, che, collegato alle due armature, crea tra queste una differenza di potenziale. Tale differenza di potenziale fa sì che un’armatura assuma una carica netta positiva (armatura positiva) e l’altra armatura una carica netta negativa (armatura negativa).
Mentre l’armatura positiva attrae le cariche elettriche negative del materiale isolante, l’armatura negativa attrae quelle positive.

Mettendo a confronto il suddetto schema di elementi con il dispositivo Tecar, risulta che:
Le due armature del condensatore corrispondono alla piastra mobile, con cui il terapeuta massaggia l’area anatomica dolente o infiammata, e alla piastra fissa (detta piastra di ritorno), che il terapeuta applica sulla parte di cute opposta a quella da trattare.

Il materiale isolante coincide con l’area anatomica da curare, comprensiva di tutti i suoi tessuti ed elettroliti. Gli elettroliti sono sostanze che, in soluzione, presentano una determinata carica elettrica. Nei tessuti biologici, importanti elettroliti sono, per esempio, il sodio, il potassio, il calcio, il magnesio ecc.

Il generatore elettrico corrisponde alla macchina a cui sono collegate le due piastre e che il terapeuta regola secondo le esigenze.
La differenza di potenziale, creata dal generatore a livello delle due piastre, muove gli elettroliti presenti all’interno dei tessuti. Il movimento degli elettroliti è ciò che genera il calore endogeno.

 

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TECARTERAPIA

Modalità d’Uso della Tecarterapia

Il dispositivo Tecar può lavorare in due modalità: la modalità capacitiva e la modalità resistiva.
La modalità capacitiva è indicata per il trattamento di problematiche a livello dei tessuti molli, con una bassa resistenza alla corrente, come i muscoli, la cute, il tessuto connettivale, i vasi sanguigni e i vasi linfatici.

La modalità resistiva, invece, è ideale per il trattamento di danni a livello di tessuti con un’alta resistenza al passaggio di corrente, come le ossa, le articolazioni, i tendini, i legamenti, le cartilagini ecc.

Alla luce di ciò, risulta abbastanza chiaro che la scelta della modalità di utilizzo della Tecar dipende, esclusivamente, dal tipo di tessuto biologico su cui bisogna agire.

Nella modalità capacitiva, l’impiego di una piastra mobile isolata è ciò che permette di agire specificatamente sui tessuti molli.

Viceversa, nella modalità resistiva, è l’uso di una piastra mobile non isolata che consente di agire a livello dei tessuti con un’alta resistenza alla corrente.

A Cosa Serve la Tecarterapia: le Indicazioni

In ambito medico, la Tecarterapia trova largo impiego nel recupero da infortuni, quali distorsioni, lesioni tendinee,tendiniti, borsiti, esiti di traumi ossei, distrazioni legamentose e problemi articolari; nel trattamento di patologie muscolari e osteoarticolari, come contratture, stiramenti e strappi muscolari, miositi, lombalgie, sciatalgie, artrosi e infiammazioni osteoarticolari; nei programmi riabilitativi post-operatori, come per esempio dopo gli interventi chirurgici per l’inserimento di una protesi.

Le zone anatomiche del corpo umano che meglio si prestano al trattamento tramite Tecar sono ginocchio, spalla, anca, caviglia, piede, mano, polso e colonna vertebrale.

Usi più comuni della Tecarterapia

    • Patologie muscolari:
      • Contratture;
      • Stiramenti o strappi;
      • Contusioni;
    • Patologie dolorose della colonna:
      • Lombalgie;
      • Dorsalgie;
      • Cervicalgie;
    • Patologie della spalla:
      • Tendinite e tenosinovite della spalla;
      • Tendinopatie inserzionali;
      • Capsulite adesiva.
    • Patologie del gomito:
      • Epicondilite;
      • Epitrocleite.
    • Patologie del polso e della mano:
      • Tendiniti e tenosinoviti della mano;
      • Tendiniti e tenosinoviti del polso;
    • Patologie dell’anca:
      • Coxartrosi;
      • Borsite;
    • Patologie del ginocchio:
      • Condropatia rotulea;
      • Gonartrosi;
      • Esiti di lesioni traumatiche dei legamenti crociati anteriore e posteriore;
    • Patologie della caviglia e del piede:
      • Esiti di fratture;
      • Distorsioni;
      • Fascite plantare;
      • Tendinite achillea.
    • Riabilitazione post-chirurgica.

Caratteristiche di una Seduta

Cosa avviene durante una Seduta di Tecarterapia?

Prima di iniziare una classica seduta di Tecarterapia, il terapeuta invita il paziente a togliersi eventuali indumenti che coprono la zona da trattare e ad accomodarsi su un apposito lettino reclinabile in modo da facilitare i passaggi successivi.

Una volta che il paziente è pronto, quindi, posiziona la cosiddetta piastra fissa sul lato di corpo umano opposto all’area bisognosa di cure e, su quest’ultima, applica una sostanza gelatinosa, che serve a facilitare il massaggio per mezzo della piastra mobile e a migliorarne la qualità degli effetti della Tecar.

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TECARTERAPIA

Solo dopo il collocamento della piastra fissa e l’applicazione della sostanza gelatinosa, può avere inizio il massaggio terapeutico tramite piastra mobile; poiché tale massaggio comporta un aumento della temperatura endogena, il terapeuta ha l’obbligo di sincerarsi, interrogando direttamente il paziente, che tale aumento non sia tale da risultare doloroso.

Al termine del massaggio, il terapeuta pulisce dalla sostanza gelatinosa, tramite della carta apposita, l’area del corpo del paziente sottoposta a trattamento; a questo punto, il paziente può rivestirsi e fare immediato ritorno a casa.

Quanto Dura una Seduta di Tecarterapia?

Salvo imprevisti, una seduta di Tecarterapia dura generalmente tra i 20 e i 30 minuti; sulla durata di una seduta di Tecarterapia incidono fattori, quali: l’area anatomica di trattamento, la modalità di utilizzo dello strumento e la patologia da curare.

Effetti Collaterali

Effetti Collaterali della Tecarterapia

In alcune rare circostanze, la tecarterapia può provocare dolore o gonfiore in corrispondenza dell’area sottoposta a trattamento; inoltre, presenta un rischio minimo di ustione.
Quando si verificano, questi effetti collaterali della tecarterapia dipendono per lo più da un uso improprio dello strumentazione o dall’area d’interesse.

Nel suo complesso, comunque, la tecarterapia è da considerarsi un metodo di trattamento altamente sicuro.

Controindicazioni

La Tecarterapia non presenta particolari controindicazioni.

Le sole persone a cui i medici raccomandano precauzione (e magari il consulto di uno specialista) sono i soggetti portatori di pacemaker, gli individui insensibili alle alte temperatura e le donne in gravidanza.

Risultati

Diversi studi clinici, basati anche sulle testimonianze dirette dei pazienti, hanno dimostrato che la Tecarterapia è efficace; essa, infatti, riesce nell’intento di accorciare i tempi di guarigione di patologie traumatiche, muscolari od osteoarticolari sia acute che croniche.

Tecarterapia: Dopo Quanto fa Effetto?

In linea generale, gli effetti della Tecarterapia sono apprezzabili dopo un ciclo di 5-10 sedute ravvicinate nel tempo (l’ideale sarebbe 3 sedute a settimana).
È doveroso puntualizzare, tuttavia, che esistono condizioni per le quali è necessario un ciclo più lungo o sedute di mantenimento a cadenza periodica.

Vantaggi della Tecarterapia

I principali vantaggi che fanno della Tecarterapia un’affidabile e sicura soluzione terapeutica sono:

  • Risultati apprezzabili in relativamente poche sedute;
  • Grandissima precisione sul bersaglio da trattare;
  • Effetti positivi anche su tessuti molto profondi;
  • Assenza di controindicazioni ed effetti collaterali di rilievo.